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Perché acquistare il libretto della tua bicicletta?
Il libretto della bicicletta è uno strumento essenziale per garantire sicurezza, autenticità e protezione del tuo mezzo. Ecco perché dovresti averne uno:
1️⃣ Hai acquistato una bici nuova?
Il libretto certifica la tua proprietà, aiutandoti a proteggerla da furti e facilitando l’eventuale recupero in caso di smarrimento.
2️⃣ Vuoi vendere una bicicletta usata?
Acquistare il libretto ti permette di effettuare un passaggio di proprietà chiaro e sicuro. In questo modo, il nuovo proprietario potrà acquistare con fiducia, mentre tu concluderai la vendita in totale tranquillità.
3️⃣ Stai acquistando una bicicletta usata?
Assicurati di acquistare anche il libretto! In questo modo, il passaggio di proprietà sarà ufficiale e avrai la certezza che la bici sia realmente tua, evitando problemi futuri.
🔒 Proteggi la tua bici, tutela il tuo acquisto, rendi il passaggio di proprietà semplice e sicuro con il libretto della bicicletta!
Quante volte hai acquistato una bicicletta senza ricevere un documento che attesti chiaramente la tua proprietà?
Se pensi che una normale registrazione, una ricevuta fiscale o una fattura possa bastare, allora devi iniziare a preoccuparti perché non è così.
Uno scontrino di acquisto non è sufficiente, perché non collega il tuo nome al numero di telaio della bici.
In caso di furto, come fai a dimostrare che la bicicletta è davvero tua?
La verità è che non puoi…
Ciao, sono Daniele Muflone e sono il titolare di un negozio di biciclette.
Negli anni ho visto questo problema peggiorare, al punto da creare il 1° Libretto della tua Bicicletta per risolverlo.
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Questo libretto attesta ufficialmente la proprietà della tua bicicletta, sia che l’abbia acquistata da un negozio o usata da un privato.
Include una sezione firmata dal venditore (negoziante o privato) che certifica il passaggio di proprietà.
Inoltre, è uno strumento essenziale per tracciare tutte le manutenzioni effettuate sulla tua bici.
Attesta chiaramente che la bicicletta è tua, con firma e timbro del venditore.
Registra tutte le manutenzioni e riparazioni effettuate, aumentando il valore della tua bici.
Se la tua bici viene rubata e ritrovata, puoi dimostrare facilmente che è la tua.
Aumenta la fiducia degli acquirenti mostrando un registro dettagliato della storia della tua bici.
Segnando tutte le manutenzioni, nessuno potrà contestare i lavori fatti sulla bici, tutto è documentato e certificato con il timbro della mia autofficina.
Include una sezione da compilare tra le parti in caso di vendita.
Forse finora sei stato fortunato, ma con il numero crescente di furti di biciclette, è sempre meglio essere preparati. Il Libretto della Bici non solo attesta la tua proprietà, ma ti offre anche una documentazione completa delle manutenzioni, rendendo la tua bici più preziosa e sicura
Uno scontrino attesta solo che hai pagato per la bici, ma non dimostra che è tua. Il Libretto della Bici, con la firma del venditore, collega ufficialmente il tuo nome al numero di telaio
No, non ha solo la funzione di attestare la tua proprietà. Segnando tutte le manutenzioni, puoi reclamare lavori fatti male o richiedere assistenza in garanzia con lo storico documentato
Il nostro Codice Civile , all’articolo 1161 , annuncio:
«In mancanza di un titolo idoneo, la proprietà dei beni mobili e gli altri diritti reali di godimento sui medesimi si acquistano in virtù del possesso continuata per dieci anni, qualora il possesso sia stato acquisito in buona fede. Se il possessore è in mala fede, l’usucapione si compie con il decorso di venti anni.
Titolo idoneo
Un titolo idoneo è costituito da uno o più documenti che attestano in modo chiaro e inequivocabile la proprietà di un bene mobile.
La fattura di acquisto potrebbe non essere sufficiente, a meno che non identifichi univocamente il bene in questione senza possibilità di errore.
Nel caso di un’automobile, il Certificato di Proprietà rappresenta il documento che certifica la titolarità del veicolo attraverso la targa univoca associata.
Nel caso di una bicicletta, invece, l’identificazione univoca è spesso impossibile.
Anche se nella fattura di acquisto è riportato il numero di telaio, per garantire l’unicità sarebbe necessaria una dichiarazione del costruttore che conferma che quel numero di telaio identifica esclusivamente una bicicletta specifica, e non, come spesso accade, un intero lotto di produzione.
In virtù del possesso
Il possesso deve essere continuato per dieci anni. Tuttavia, in assenza di prove documentali certe, come accade nella maggior parte dei casi, prevale la prova dell’uso. In altre parole, semplificando:
Se utilizzo il bene mobile, si presume che sia mio, a meno che qualcun altro non dimostri il contrario.
La bicicletta rientra nella categoria dei beni mobili per definizione.
Di conseguenza, in assenza di un titolo di proprietà valido, si considera proprietario chi ne fa uso o la sta utilizzando.
Non bisogna farsi trarre in inganno dal fatto che, in alcuni casi, una semplice denuncia di furto – spesso relativa a una bicicletta descritta in modo generico – può bastare per ottenerne la restituzione da parte delle Forze dell’Ordine. Ciò accade solo perché, in quel momento, nessun altro sta rivendicando la stessa bicicletta. Tuttavia, se qualcun altro ne reclamasse il possesso, non ci sarebbe alcuna garanzia di riaverla.
Analogamente, l’idea che un biglietto con nome e cognome inserito nel tubo della sella possa dimostrare la proprietà della bici è del tutto priva di valore, soprattutto se un’altra persona ne reclama il possesso. Potreste aver ceduto la bicicletta, magari perdendola in una scommessa o vendendola senza formalizzare l’operazione (ad esempio tramite un modulo di cessione).
Una bicicletta, se non adeguatamente identificabile, può essere considerata come una banconota: se smarrite una banconota da 50 €, chi la trova ne diventa automaticamente il nuovo proprietario. Proprio questa caratteristica di anonimo rende la bici particolarmente vulnerabile al rischio di furto.
Anche l’uso di un buon antifurto non risolve il problema della titolarità: se tre persone bloccavano la stessa bicicletta con i rispettivi antifurti, la legge non potrebbe stabilire chi, non solo tra loro ma in generale, ne sia il legittimo proprietario.
Una bicicletta rubata può essere ritrovata sia da un privato cittadino che dalle Forze di Polizia.
Un privato, di solito, nota la bicicletta abbandonata nello stesso luogo per alcuni giorni e presume che sia stata rubata e poi lasciata dal ladro.
In questo caso, il cittadino può scegliere di:
Se il privato segnala la bicicletta o la consegna di persona, l’Art. 927 del Codice Civile assicurazione che il bene deve essere affidato all’amministrazione locale. Inoltre, l’Art. 930 del Codice Civile prevede che il proprietario, per riottenere la bicicletta, debba riconoscere al ritrovatore un premio tra il 10% e il 20% del valore commerciale del mezzo.
La gestione delle biciclette recuperate è ulteriormente complicata dalla frammentazione delle competenze:
Talvolta, le biciclette recuperate vengono fotografate e segnalate su piattaforme online, come siti di quotidiani locali o pagine Facebook, per permettere alle vittime di furto di cercare il proprio mezzo senza dover visitare di persona i magazzini degli oggetti smarriti. Tuttavia, l’identificazione tramite foto è spesso inefficace, sia per la scarsa qualità delle immagini sia per denunciare troppo generiche o biciclette prive di elementi distintivi.
Se entro 12 mesi nessuno si presenta con un titolo di proprietà valido, la bicicletta rimane nel magazzino degli oggetti smarriti e viene generalmente messa all’asta. Il ricavato, spesso esiguo, viene versato nelle casse pubbliche.
Navigando tra gli annunci online, come già detto, si spera che la bicicletta recuperata non abbia cambiato città. Tuttavia, il caso più frequente è proprio quello opposto: la bici potrebbe essere segnalata sulle pagine online di una città diversa, spesso sconosciuta, rendendo praticamente impossibile riconoscerla e recuperarla.
Molti credono erroneamente che una registrazione nazionale sarebbe sufficiente per facilitare il recupero di una bici rubata. Ma cosa succede davvero? Supponiamo che tu riconosca una bici in una foto e pensi che sia la tua: cosa fai? Non c’è nessuno disponibile a effettuare verifiche telefoniche per te. Devi recarti personalmente nella città dove la bici è stata ritrovata, spesso affrontando un lungo viaggio che, nella maggior parte dei casi, si rivelerà inutile.
Ancora una volta, senza una identificazione certa e un titolo di proprietà riconosciuto , il recupero resta improbabile. Il numero di telaio, spesso non univoco, non è una soluzione: il 90% di chi ritrova una bici non sa nemmeno dove cercarlo, non ha tempo di controllarlo o segnalarlo.
Anche un registro nazionale, da solo, sarebbe inefficace. Nessuno ti contatterà mai per avvisarti del ritrovamento della tua bici, a meno che il registro non soddisfi criteri essenziali: deve essere nazionale e dotato di sistemi di marchiatura riconosciuti e accettati dalle Forze dell’Ordine. Attualmente, solo il Registro Italiano Bici (RIB) risponde a questi requisiti.
Oltre il 90% delle biciclette in circolazione è completamente anonimo. Molti potrebbero affermare di aver acquistato la propria bici dal sig. X o dal negozio Y e di possedere una fattura o uno scontrino. Tuttavia, questi documenti, pur indicando eventualmente il numero di telaio, sono esclusivamente di natura fiscale e non costituiscono una prova di proprietà della bicicletta (vedi i
L’attestazione di proprietà di una bici può essere rilasciata solo da un’organizzazione, pubblica o privata, che soddisfi specifici requisiti. Non esistono attualmente organizzazioni pubbliche di questo tipo, poiché i costi di gestione per i contribuenti sarebbero elevati (parliamo di centinaia di milioni di euro annui, come evidenziato da alcuni studi
Un’organizzazione idonea, pubblica o privata, deve rispondere ai seguenti criteri per operare in conformità con la normativa vigente:
Un’organizzazione che risponde a questi requisiti viene comunemente definita registro bici .
Il caso più comune è l’acquisto in un negozio. Ecco i principali passaggi da seguire:
Se acquisti una bici nuova da un privato, valuta con attenzione. Se decidi di procedere, segui le stesse accortezze valide per l’acquisto di una bici usata.
Consideriamo i casi più comuni:
In tutti i casi, che si tratti di acquisti da persone o negozi, conosciuti o sconosciuti, e in particolare per gli acquisti online, è fondamentale adottare le giuste precauzioni per evitare truffe, incauti acquisti o, peggio ancora, accuse di ricettazione. Quest’ultimo reato, in caso di colpa grave, può comportare pene fino a sei anni di reclusione. L’art. 712 del Codice Penale recita infatti:
“Chiunque, senza averne prima accertata la legittima provenienza, acquista o riceve a qualsiasi titolo cose che, per la loro qualità, per la condizione di chi le offre o per l’entità del prezzo, si abbia motivo di sospettare che provengano da reato, è punito con l’arresto fino a sei mesi o con l’ammenda non inferiore a euro 10”.
Per tutelarsi e rispettare la normativa, è necessario seguire alcune semplici ma importanti regole:
Marchiatura della bicicletta:
Assicurati che la bici sia dotata di un codice di identificazione. Poiché il solo numero di telaio potrebbe non essere sufficiente, è consigliabile ricorrere a un sistema di registrazione dedicato. La registrazione può essere effettuata dal venditore o dal compratore compilando i campi obbligatori del Libretto della tua Bicicletta.
Compilazione del modulo o atto di cessione:
Compila il modulo disponibile sul Libretto della Tua Bicicletta.
Metodo di pagamento:
Effettua il pagamento tracciabile.
Firma del modulo di cessione:
Firma il modulo in duplice copia insieme al venditore. Entrambe le parti devono sottoscriverlo.
Conservazione dei documenti:
Allegare il modulo firmato al libretto della bici acquistato e custodiscilo con cura.
Dotarsi di un buon antifurto:
Acquista un antifurto meccanico di qualità e usalo correttamente.
Se il venditore è in buona fede, non dovrebbe opporsi a questa procedura. Un eventuale rifiuto potrebbe invece indicare che la bici sia di dubbia provenienza. In tal caso, valutare con attenzione se procedere o meno con l’acquisto. Ricorda che, qualora la bici risultasse rubata, le conseguenze legali ricadrebbero esclusivamente su di te. potresti incorrere nel sequestro del mezzo e in un procedimento per ricettazione o incauto acquisto.
Seguire questi accorgimenti ti proteggerà da spiacevoli inconvenienti e garantirà una transazione sicura e trasparente.
Immagina di acquistare una bici usata, la paghi in contanti e per caso ti viene rubata…
Dopo qualche giorno, la tua bici viene ritrovata e, con il numero di serie, risalgono alla prima persona che ha fatto la registrazione per garanzia, non a te…
Le autorità contattano questa persona per restituirle la bici, e pensi davvero che verrà a cercarti per restituirti la bici pagata in contanti senza nessun documento?
La risposta già la sai.
Oppure, se arriva uno con un lucchetto e lo mette nella tua bici, se non riesci a dichiarare la tua proprietà indovina di chi sembrerà risultare la bici? Di quello che ha le chiavi.
Grazie a questo libretto, puoi dichiarare la tua proprietà e puoi fare anche il passaggio di proprietà tra l’acquirente e il venditore con un documento firmato dalle parti che dichiara la tua proprietà.
Chi ti crede quando dici che le manutenzioni della tua bici sono sempre state fatte, la tua parola?
Ora potrai autenticare tutte le manutenzioni che farai alla tua bici grazie alle schede dedicate, e proprio queste schede saranno un’arma a tuo vantaggio, nessuno potrà dire il contrario.
Nel mondo vengono rubate 320.000 biciclette all’anno.
Quando si vende una bici, chi la compra non sa mai se è rubata oppure no.
Qui entra in gioco il libretto: grazie a questo documento potrai vendere la tua bicicletta dichiarando la tua proprietà.
Garanzia: Siamo certi che il Libretto della Bici migliorerà la tua esperienza di ciclista.
Per questo abbiamo deciso di vendere il nostro libro tramite Amazon la piattaforma n.1 al mondo per offrirti tutte le garanzie che devi avere
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